Siti interessanti per l'educazione interculturale e interreligiosa

Consigliamo la visita a questi siti ben documentati sull'educazione interculturale e sul dialogo interreligiosi:
www.educare.it
www.cestim.it.

Riporto qui sotto una piccola parte, da uno di questi siti, che riguarda anche noi...

La religione come mediatrice tra culture


Nell'ambito delle trasformazioni culturali, sociali e politiche determinate dal fenomeno immigratorio, la scuola assume, sempre di più, un ruolo chiave quale spazio focale della quotidianità e luogo di modificazioni interattive tra adulti, tra adulti e non adulti.
Nella consapevolezza che la diversità, ormai, è un elemento costitutivo della quotidianità e data la centralità della dimensione religiosa nella vita degli immigrati musulmani, considerare l'introduzione dell'insegnamento della religione islamica come tutela di un diritto costituzionalmente riconosciuto appare riduttivo.
È ormai assodato, infatti, che il collante di una società sempre più interetnica è l'elaborazione di regole comuni di convivenza, ma ciò presuppone la capacità di pervenire a giudizi propri e di effettuare scelte consapevoli. La scarsa conoscenza reciproca apre il passo ai pregiudizi e all'incertezza comunicativa, altera le informazioni e genera incomprensioni, rendendo difficile per l'immigrato sentirsi parte del contesto in cui vive. L'integrazione mancata o incompiuta, a sua volta, può portare al rifiuto di tutto ciò che è "diverso" e, da parte degli immigrati, ad una difesa dei valori tradizionali della propria cultura attraverso atteggiamenti, come quello di indossare il velo, volti a rimarcare una identità che si sente estranea nei confronti della cultura ospitante.
In questo contesto, fare religione a scuola vuol dire costruire l'incontro e la reciprocità. Le attività didattiche costituiscono, infatti, momenti di confronto che, creando uno spazio relazionale in cui ciascuno possa sentirsi avvantaggiato, permettono agli alunni italiani di conoscere le abitudini, i timori, le aspettative di chi arriva, mentre offrono agli stranieri la sicurezza di potersi esprimere e di essere compresi.
Questa prospettiva implica il superamento della tradizionale visione dell'insegnamento della religione quale dottrina, cosa, questa, che dovrebbe essere compito degli organismi a ciò preposti nelle rispettive comunità. Le attività, quindi, dovrebbero avere come argomenti i principi che accomunano le varie fedi e, partendo da essi, la riflessione su ciò che, nei secoli le ha differenziate. I destinatari, in questo caso, non sarebbero solo gli alunni musulmani, ma gruppi misti (cristiani e musulmani) e verrebbero condotte in compresenza da insegnanti di entrambe le religioni.
Solo così l'introduzione dell'ora di religione musulmana andrebbe ad inserirsi a pieno diritto in una scuola, quella italiana, che si caratterizza per essere accogliente ed integrante.


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Domenica 06 Marzo 2011 - 06:51 (letto 3135 volte)
URL di riferimento: http://maaninsieme.altervista.org/index.php?mod=none_News&action=viewnews&news=1299390662