Gli auguri del cardinale Scola per la fine del Ramadan

Pubblichiamo di seguito il messaggio che l'arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ha inviato ai responsabili delle comunità Musulmane di Milano e della Diocesi per la rottura del diguno del mese di Ramadan.
Il testo, tradotto anche in arabo, viene consegnato in questi giorni dai sacerdoti che hanno nel proprio territorio parrocchiale un centro islamico mentre si recano in visita nei luoghi in cui i musulmani si radunano per la preghiera serale...

Ai responsabili delle comunità Musulmane di Milano e Lombardia.
Per la prima volta dalla città di sant' Ambrogio ho il gradito compito di trasmettervi il messaggio augurale del Pontificio Consiglio del Dialogo Interreligioso (PCDI) in occasione della "rottura" del digiuno del mese di Ramadan.
Durante il mio mandato come Patriarca di Venezia, porta d'Europa verso l'Oriente e luogo storicamente contrassegnato da intensi scambi tra popolazioni cristiane e musulmane, ho espresso più volte l'importanza di una frequentazione tesa alla conoscenza reciproca di persone e tradizioni.
L'esperienza di quegli anni si è consolidata attraverso varie pubblicazioni e, soprattutto, attraverso la creazione della Fondazione Internazionale Oasis, che pubblica, tra l'altro, una rivista specializzata in varie lingue.
A sua volta, la Diocesi Ambrosiana, sollecitata dall'intenso fenomeno migratorio dai paesi dell'Africa del Nord, si è dedicata da tempo con impegno a conoscere il mondo religioso musulmano e a far conoscere la natura dell'esperienza cristiana, come ben documenta il discorso alla città dei Vespri di sant'Ambrogio del 1990, dal titolo "Noi e l'Islam" del Cardinale Carlo Maria Martini.

Cari fedeli musulmani, voi state concludendo il tempo santo del digiuno che tempra lo spirito e il corpo (ancor più affaticato in questo periodo estivo) per sottometterli alla divina volontà. Desideriamo che sentiate la vicinanza della nostra preghiera e attenzione. In questo anno essa si rivolge in particolare alle nuove generazioni.
Il tema educativo è infatti il fulcro del testo augurale del Pontificio Consiglio del Dialogo Interreligioso. Cristiani e musulmani sentono oggi la comune responsabilità di fronteggiare una mentalità diffusa che intende svuotare la vita dai contenuti religiosi. Invece giustizia e pace non crescono se non si concepiscono come la risposta ad una chiamata divina.
Insieme dobbiamo cercare di smentire chi accusa la religione di fomentare disordini, guerre, razzismo e inciviltà. Per questo occorre smascherare chi, strumentalizzando la fede, spinge i giovani all'odio e alla violenza verbale, morale e fisica.

Sia carica di bene e di benedizione la vostra imminente festa. Ve lo auguriamo di tutto cuore!


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Lunedi 27 Agosto 2012 - 07:19 (letto 2959 volte)
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