Mons. Zuppi: argine al fanatismo è la cultura dell'incontro - Ansa.it

Certamente, perché il rischio che corriamo è quello di passare dal sonno al terrore, dal sonno al panico.
Credo che siamo invece chiamati a restare svegli, attenti, vicini a chiunque sia colpito dalla sofferenza, alle tantissime vittime, proprio perché possiamo affrontare le epifanie del male, come quella tragica di Parigi di qualche giorno fa, senza esserne travolti...

Perché, appunto, l'atteggiamento molte volte è di assuefazione, indifferenza, Papa Francesco direbbe che è un guardare tutto dalla bolla di sapone pensando che non c'entra niente e poi scoprirsi terribilmente deboli con la tentazione di rispondere al male con il male. Dobbiamo essere svegli, fermi, determinati nell'isolare la violenza, ma anche nel risolverne le cause.

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Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Venerdi 20 Novembre 2015 - 08:01 (letto 3079 volte)
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