Viviamo chiuse in una scatola. Donne saudite ostaggio dei loro guardiani - Marta Serafini

Immaginate di essere una cardiologa e di dover chiedere, per poter partecipare a una conferenza all'estero, il permesso a vostro figlio mentre lui gioca alla PlayStation.
E che lui vi risponda, tra una partita e l'altra, "ora non ho tempo di occuparmene" impedendovi così di fare il vostro lavoro e di poter esercitare un vostro diritto.
Succede nel 2016 in Arabia Saudita, come racconta Sura, 62 anni, una delle 61 donne, intervistate da Human Rights Watch tra il settembre 2015 e il giugno 2016...


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Venerdi 05 Maggio 2017 - 06:41 (letto 3305 volte)
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