La guerra a bassa intensità, imposta dalla lobby militare del presidente Al Sisi non tanto ai jihadisti dell'area del Sinai ma a ogni oppositore, è uno degli elementi più inquietanti della multiforme reazione ai moti delle Primavere 2011.
Se fra Mashreq e Maghreb sono tuttora in corso guerre e stragi di civili, come in Siria, o azzeramenti della forma Stato, in Libia, è in Egitto che la reazione sperimenta una repressione al tempo stesso spietata e sofisticata.
La guida un uomo che sembra un buon padre di famiglia...