L'ombra del nemico. Una storia del terrorismo islamista di Marta Serafini è chiaro, preciso, informativo, esattamente come un racconto contemporaneo di matrice giornalistica dovrebbe essere.
In comune con altre narrazioni degli ultimi 5/6 anni - in particolar modo da quando il mondo e, soprattutto il Medioriente, hanno conosciuto il terrorismo islamista dell'Isis - ha un ragionamento di tipo interlocutorio e una domanda di fondo: esistono i buoni e i cattivi nella Storia?
È possibile raccontarla come un film in bianco e nero o piuttosto le scale di grigi sono assai più prevalenti?
Chi sono gli amici e chi sono i nemici?
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