Deborah Feldman: Nelle società islamiche o ortodosse la donna è sentita come una minaccia - Stefano Vastano

Un'infanzia infelice la sua. I genitori separati. Il padre con gravi problemi di alcol.
E lei, la piccola Deborah cresciuta a casa dei nonni, superstiti dell'Olocausto.

Nel quartiere di Williamsburg, il fortino inespugnabile a New York dei Satmar, la comunità ebraica ultraortodossa del rabbino ungherese Joel Teitelbaum. A 17 anni Deborah - che cresce parlando solo lo yiddish - sposa Eli, dopo averlo visto un paio di volte. Ma il matrimonio arrangiato, dopo tre anni di sofferenze fisiche e mentali, va in pezzi...


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Domenica 04 Luglio 2021 - 06:40 (letto 1368 volte)
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