Un'infanzia infelice la sua. I genitori separati. Il padre con gravi problemi di alcol.
E lei, la piccola Deborah cresciuta a casa dei nonni, superstiti dell'Olocausto.
Nel quartiere di Williamsburg, il fortino inespugnabile a New York dei Satmar, la comunità ebraica ultraortodossa del rabbino ungherese Joel Teitelbaum. A 17 anni Deborah - che cresce parlando solo lo yiddish - sposa Eli, dopo averlo visto un paio di volte. Ma il matrimonio arrangiato, dopo tre anni di sofferenze fisiche e mentali, va in pezzi...